Dal vice ministro Lorenzo Fioramonti l’avvio di un confronto sul tema della sostenibilità
Dal vice ministro Lorenzo Fioramonti l’avvio di un confronto sul tema della sostenibilità
Il vice ministro con delega Afam Lorenzo Fioramonti si è rivolto al Cians, per tramite del presidente Fabio Mongelli, “per condividere alcune riflessioni relative al ruolo che le università, gli enti pubblici di ricerca e tutto il mondo dell’alta formazione artistica, coreutica e musicale possono svolgere per promuovere la causa dello sviluppo sostenibile, come indicato anche nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. Nella missiva lo stesso Fioramonti ha ribadito la necessità di “elaborare un nuovo modello di sviluppo improntato al benessere equo e sostenibile”, riprendendo da questo punto di vista uno studio già avviato nel corso della carriera accademica svolta proprio dal vice ministro.
«Sono impegnato – ha affermato Fioramonti – per mettere l’alta formazione e la ricerca al centro del dibattito pubblico. Sto lavorando per rilanciare i finanziamenti, contrastare gli effetti distorsivi del precariato e favorire maggiore coordinamento tra settori e competenze diverse. Come nel mondo naturale, intendo sostenere l’alta formazione e la ricerca in Italia come fosse un unico ecosistema, senza lasciare nessuno indietro, creando eccellenza tramite più collaborazione a livelli diversi, e non solo competizione. Ritengo che la sfida della sostenibilità, intesa in maniera integrata in senso economico, sociale ed ambientale, sia la più importante sfida del nostro tempo».
Il vice ministro – ha rimarcato il presidente Cians Fabio Mongelli – troverà nel Coordinamento delle istituzioni Afam non statali, un interlocutore serio e credibile con cui confrontarsi. Ci sono dei riferimenti chiari e precisi riconducibili al rafforzamento della ricerca in ambito artistico, alla promozione di best – practices e al potenziamento dell’innovazione che sono condivisibili e che possono essere attuati nel segno della sostenibilità, raccordando formazione ed ambiente. La possibilità di fare di ogni ateneo, ente di ricerca, accademia, conservatorio e istituto artistico un luogo “plastic free”, in linea con le migliori prassi nazionali ed internazionali, è una testimonianza tangibile di questo percorso. Il fatto che il vice ministro, inoltre, abbia avviato un confronto con l’Anvur affinché la terza missione in generale e la sostenibilità in particolare abbiano un peso importante nel sistema di valutazione della formazione terziaria e della ricerca rappresenta un elemento concreto con cui è possibile rapportarci».
«Le mobilitazioni studentesche per la lotta ai cambiamenti climatici – ha poi concluso lo stesso Fioramonti – conosciute ormai in tutto il mondo come “Fridays for Future”, possono essere un’occasione per dimostrare come il mondo dell’alta formazione e della ricerca sia all’avanguardia in questo percorso di trasformazione».